 
Gli studi sulla cannabis 2025 sugli effetti, la salute e i rischi del mercato nero mostrano un quadro differenziato: Mentre il THC non provoca disturbi il giorno successivo, i prodotti del mercato nero sono fortemente contaminati. Inoltre, i consumatori a lungo termine rimangono sorprendentemente in salute, come dimostrano i dati attuali.
Tra realtà e pregiudizio: cosa dovremmo sapere sulla cannabis oggi
Gli studi sulla cannabis presentati in questo articolo offrono nuove prospettive, dal momento che la cannabis è arrivata da tempo al centro della società: per rilassarsi, per alleviare disturbi cronici o come aiuto naturale per il sonno. Eppure, ancora oggi, persistono molte incertezze e domande senza risposta: 
- Cosa succede al corpo il giorno dopo? Sono menomato e, se sì, in che misura?
- Il consumo regolare è discutibile o addirittura pericoloso?
- E quanto è grande il rischio di contaminazione dell’erba del mercato nero?
Tre recenti studi forniscono ora risposte differenziate ma chiare e fanno luce su salute, consumo e legislazione.
🧪 Studi sulla cannabis 2025 (1): Nessun “effetto sbornia” - il THC non compromette il giorno successivo
Sebbene molte persone consumino cannabis la sera, nessuno sa se il THC lasci residui evidenti nel corpo la mattina dopo. Tuttavia, un team di ricerca australiano è andato a fondo della questione nel 2024 ed è giunto a una conclusione sorprendente:
Il setup sperimentale:
A 20 partecipanti con problemi di sonno - il 75% dei quali non aveva esperienza con il THC - è stato somministrato un placebo o 10 mg di THC + 200 mg di CBD prima di andare a dormire. Il mattino seguente sono stati sottoposti a test per verificare il comportamento alla guida, la concentrazione e il benessere soggettivo. 
Cosa hanno scoperto gli scienziati:
- Nessuna differenza misurabile rispetto al gruppo placebo
- Nessun calo di prestazioni, nessun ritardo di reazione
- Nessuna restrizione alla capacità di guidare
Conclusione del primo studio:
Un consumo moderato di THC alla sera non ha alcun effetto sul giorno successivo.
Questo studio sottolinea il fatto che molte sanzioni legali - come il ritiro della patente - sono scientificamente insostenibili.
Sebbene la ricerca sugli effetti e sulla sicurezza stia facendo progressi, il mercato illegale rimane altamente rischioso.
Un’analisi di circa 300 campioni del mercato nero provenienti dalla Germania e dall’Europa dimostra che solo 1 campione su 5 era privo di sostanze nocive: Solo 1 campione su 5 era privo di sostanze nocive.
🚨 Studi sulla cannabis 2025 (2): Il mercato nero rimane pericoloso - l’80% della cannabis è contaminata
La pubblicazione attuale su cannaviva.ch riporta un’indagine condotta dall’azienda berlinese Sanity Group, in cui sono stati analizzati oltre 300 campioni di cannabis di strada provenienti da 30 città tedesche e due svizzere. I risultati sono allarmanti: più di due terzi dei campioni contenevano pesticidi tossici e circa il 65% era contaminato da feci, batteri o virus. In molti casi sono stati rilevati anche residui di altre droghe come la cocaina o l’MDMA.
In Svizzera, il Sanity Group è attivo nel Progetto Grashaus, un progetto pilota approvato dall’UFSP per la distribuzione controllata di cannabis, con l’obiettivo di contrastare proprio i rischi del mercato nero con alternative legali e testate.
Questi risultati sottolineano l’urgente necessità di catene di approvvigionamento controllate per proteggere i consumatori da rischi evitabili per la salute.
- Pesticidi vietati
- Feci, batteri e SARS-CoV-2
- Lacca per capelli, schegge di vetro, residui di droghe pesanti
Perché è così pericoloso:
Molte persone continuano ad acquistare illegalmente, semplicemente per la mancanza di alternative e di tutela dei consumatori. Ma ciò che spesso si dimentica: 
➤ Non ci sono quasi studi sugli estensori
➤ Lo Stato offre troppo poche fonti controllate di approvvigionamento
➤ I consumatori sono spinti a un rischio che potrebbe essere evitato
Come proteggersi:
Negozi specializzati e regolamentati come Herba di Berna, prodotti certificati e informazioni di accompagnamento: perché la tutela della salute inizia alla fonte. Finché il mercato nero della cannabis esisterà, rimarrà un rischio, nonostante gli studi sui suoi effetti.
📊 Studi sulla cannabis 2025 (3): Uso a lungo termine? Non è un rischio per la salute, ma spesso è addirittura un vantaggio
Le differenze sono evidenti, soprattutto per quanto riguarda la salute della cannabis. Una delle maggiori sorprese in termini di studi proviene dalla Spagna: Nel 2024 è stato condotto uno studio a lungo termine con 600.000 punti dati. Un gruppo rappresentativo di 419 consumatori è stato esaminato e intervistato in merito a salute, attività e benessere mentale:
Gli studi sulla cannabis 2025 nell’area della salute della cannabis in particolare mostrano chiare differenze. Una delle maggiori sorprese in termini di studi proviene dalla Spagna: Nel 2024 è stato condotto uno studio a lungo termine su 419 soggetti, con oltre 600.000 dati registrati per un periodo di tre anni:
Tra le altre cose, sono stati analizzati i seguenti aspetti:
- Stato di salute generale
- Peso corporeo e BMI
- Qualità del sonno
- Assunzione di farmaci prima/dopo il consumo di cannabis
- Benessere mentale
- Attività fisica
- Partecipazione sociale
- Forma e frequenza di consumo
 I messaggi chiave dei soggetti cannabis/placebo:
 - L’88 % considera il proprio stato di salute buono
 - Il 67 % ha un BMI normale
 - Il 76 % è fisicamente attivo ogni giorno
 - Il 30 % ha smesso di assumere farmaci grazie alla cannabis
 Anche uno studio sui gemelli condotto negli Stati Uniti (1994-2021) su 4.000 persone lo conferma:
 Non c’è alcun legame tra il consumo di cannabis a lungo termine e le malattie mentali.
 Caratteristiche evidenti:
 Sebbene alcune persone abbiano avuto problemi di sonno, non è chiaro se la cannabis sia stata la causa o la terapia. Allo stesso modo, il 30% degli intervistati ha mostrato un leggero potenziale di dipendenza, un’indicazione della necessità di un uso responsabile.
Conclusione: la ricerca fa chiarezza, ora tocca ai politici agire
Questi tre studi lo dimostrano chiaramente:
- La cannabis è in gran parte innocua per la salute se consumata in modo responsabile
- Il mercato nero rimane un rischio per la salute
- L’educazione, la legalizzazione e la regolamentazione sono essenziali
Di cosa ha bisogno ora:
Soluzioni pragmatiche, scientificamente valide e realisticamente realizzabili. Poiché il consumo di cannabis è in atto, i politici sono chiamati a creare finalmente un quadro sicuro per questo consumo.
Le esigenze principali del settore rimangono invariate:
- Negozi specializzati autorizzati per garantire la qualità e la tutela dei minori
- Ricerca finanziata dallo Stato per la valutazione differenziata di effetti, rischi e benefici
- Legislazione basata sulla scienza invece che su regolamenti ideologicamente motivati
IG Hemp ha formulato questi approcci in dettaglio - come voce comune dei produttori, del commercio specializzato e delle iniziative educative.
Dopo tutto, i consumatori non hanno bisogno di paura: hanno bisogno di informazioni trasparenti, di prodotti testati e di un quadro giuridico che metta al centro la salute e l’educazione.
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Studi sulla cannabis 2025 Fonti:
- Il THC non provoca l’effetto sbornia:
 Studio: “Nessun effetto residuo del THC il giorno dopo”
 Link: https://link.springer.com/article/10.1007/s00213-024-06595-9
 Fonte: Springer - Psychopharmacology, febbraio 2024.
- Campioni del mercato nero contaminati per oltre il 90%
 Studio / Rapporto: “Prodotti di cannabis illegali fortemente contaminati - risultati dell’iniziativa di controllo della droga di Berlino”
 Link: https://drugchecking.berlin/ergebnisse/
 Fonte: Drugchecking Berlin, analisi in corso 2023-2024.
- Il consumo a lungo termine è innocuo per la salute?
 Studio: “Long-term cannabis use and physical health: no significant adverse effects in a 20-year follow-up”
 Link: https://jamanetwork.com/journals/jamapsychiatry/fullarticle/2522790
 Fonte: JAMA Psychiatry, 2016 - studio a lungo termine dalla Nuova Zelanda.
- Studio sui gemelli: 
 Il THC non provoca l’effetto sbornia
 Studio: “Nessun effetto residuo del THC il giorno dopo“
 Link: https://link.springer.com/article/10.1007/s00213-024-06595-9
 Fonte: Springer - Psychopharmacology, Febbraio 2024



